🤖 Legge Zero #5 - Messaggi di fine anno
Il 2023 è stato l'anno in cui il mondo ha scoperto l'IA e la necessità di normarla. In attesa delle nuove regole, abbiamo raccolto in un report sentenze e provvedimenti italiani su algoritmi e IA.
🧠 Cosa resterà?
Immaginate di essere un Capo di Stato e di dover scegliere quali sono i pochi messaggi importanti da inserire nel vostro discorso di auguri di fine anno, quello da pronunciare alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Immaginate di farlo al termine di questo 2023 così complesso a livello globale. Scelta non facile, vero?
Ora premete il tasto Play del video qui sopra e sentite un estratto del discorso fatto dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia dello scambio degli auguri tenutasi al Quirinale lo scorso 20 dicembre. Uno dei temi su cui il Presidente Mattarella ha scelto di concentrarsi è proprio quello dell’intelligenza artificiale, del suo impatto sul lavoro, sui processi democratici, della sua regolazione (e dei rapporti di forza tra Istituzioni e player di mercato).
Il fenomeno deve essere, pertanto, regolato, necessariamente e urgentemente, nell’interesse – ripeto – delle persone, dei cittadini, ma sappiamo che questa esigenza fondamentale incontra difficoltà a causa delle dimensioni e del potere di condizionamento degli operatori del settore.
La cui presunzione di divenire protagonisti che dettano le regole, anziché essere destinatari di regolamentazione, si è già manifestata in più occasioni.
Il Presidente Mattarella non ha dubbi. C’è bisogno di regole adeguate e l’AI Act europeo va in questa direzione. Quella sull’urgenza di regole globali per l’IA è una consapevolezza nata e maturata tutta nel 2023, anno che sarà ricordato da tutti come quello in cui – grazie al boom dell’intelligenza artificiale generativa - il mondo ha scoperto all’improvviso l’IA (anche quella che c’era già) e le sue potenzialità.
Governi e Parlamenti di tutto il mondo continueranno anche nel 2024 a capire come intervenire con norme che consentano di cogliere le opportunità, anche economiche, di questa era dell’IA, salvaguardando le libertà delle persone e il funzionamento delle nostre democrazie.
In attesa di queste regole, però, i contenziosi legati al funzionamento di algoritmi e IA aumentano velocemente, come dimostra questo grafico estratto dall’AI Index 2023 dell’Università di Stanford.
Anche in Italia, nel corso del 2023, algoritmi e sistemi di IA sono stati oggetto delle pronunce di Tribunali o Autorità Amministrative indipendenti.
Nel nostro Paese, probabilmente il provvedimento più conosciuto è quello del Garante Privacy che ha avuto l’effetto di rendere inaccessibile per alcune settimane ChatGPT agli utenti italiani (senza VPN). Ma non è l’unico. Noi di Legge Zero abbiamo raccolto sentenze e provvedimenti rilevanti in un Report (che potete scaricare cliccando qui sotto): I(T)A 2023 – decisioni e orientamenti.
I provvedimenti sono divisi per ambito tematico: dal diritto d’autore all’utilizzo degli algoritmi nell’attività amministrativa, dall’impiego di IA nella gestione del rapporto di lavoro alla protezione dei dati personali degli utenti di chatbot e app.
Il Report evidenzia che, già nell’anno zero dell’IA, Tribunali e Autorità si sono trovati ad affrontare questioni complesse e le hanno risolte - nel bene e nel male - anche in assenza di leggi specifiche. Benché le decisioni e i provvedimenti analizzati non siano numerosi, essi mostrano che l'IA è una realtà attuale per il diritto, non solo un fenomeno futuro. È facile prevedere che, dato l'incremento dell'uso dell'IA nella società, nel prossimo anno ci sarà un aumento di controversie e contenziosi (e quindi di provvedimenti). Sicuramente ne parleremo su queste pagine.
Nel frattempo, il Report è anche un modo per congedarci dai lettori della newsletter per la pausa natalizia, lasciandovi comunque qualcosa di interessante da leggere. Aziende, amministrazioni ed esperti del settore possono ricavare da queste pronunce principi interessanti che saranno validi anche nel 2024: trasparenza, controllo umano, riserva di umanità, tutela dei dati.
Buona lettura e buone feste!
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🔊 Un vocale da… Riccardo Luna (Italian Tech): il vocale di questa settimana - che viene da una delle voci più autorevoli del panorama digitale italiano - è un regalo per tutti noi, un riassunto di quello che è successo, una storia alternativa di Natale, un’anticipazione delle sfide che verranno.
📰 Governare l'IA per l'Umanità: l’ambizione del Rapporto degli esperti ONU
È stato pubblicato nelle scorse ore il primo documento della task force costituita sull’IA dal Segretario Generale dell'ONU (e di cui fa parte il prof. Paolo Benanti). Trenta pagine, una lettura necessaria nella pausa natalizia. Il titolo è allo stesso tempo programmatico e ambizioso: "Interim Report: Governing AI for Humanity". Il documento non offre ancora soluzioni ma identifica i problemi e indica il metodo con cui affrontarli: rafforzare la governance internazionale dell'IA.
Va segnalato che il report è aperto a una consultazione pubblica globale entro il 31 marzo 2024. In democrazia, nessuno ha il monopolio delle buone idee. Nemmeno sull’IA.
⚖️ IA e controversie legali: quali le più importanti del 2023?
Un interessante articolo su The Fashion Law passa in rassegna le principali controversie USA legate all'intelligenza artificiale, in particolare quelle che coinvolgono l'IA generativa. Vengono citati diversi contenziosi importanti, la gran parte dei quali contro le società che erogano i principali servizi di IA generativa. Le controversie riguardano prevalentemente questioni di copyright, privacy e diritto d'autore, con particolare attenzione su come i modelli di IA vengono addestrati e utilizzati, e l'impatto che hanno sui diritti degli autori e dei creatori.
⚖️ Dalla George Washington University un database con tutti i contenziosi su IA
Segnaliamo una risorsa molto interessante: nel progetto Ethical Tech della George Washington University è stato realizzato un database di contenziosi sull'IA. Si tratta di un archivio aggiornato continuamente che offre un'ampia panoramica delle cause legali - in corso e concluse - che riguardano l'intelligenza artificiale.
Ovviamente si tratta di un elenco di contenziosi di fronte ad autorità giudiziarie USA, ma comunque interessante per tutti anche perchè molti dei contenziosi riguardano proprio i grandi player del mercato (ChatGPT, Bard, Claude, LlaMA) e quindi potrebbero influenzare le loro scelte.
📚 Consigli di lettura: da Stanford le 13 Storie dell’IA del 2023
Nel 2023, molte storie importanti riguardanti l'intelligenza artificiale generativa hanno catturato l'attenzione di addetti ai lavori, media e opinione pubblica. Difficile scegliere le più importanti. Per fortuna ci aiuta l'HAI Institute di Stanford che ha riassunto in un post 13 fatti rilevanti del 2023: dall'uso dell'IA nell'educazione alle discussioni sulla trasparenza e la regolamentazione, dall'impatto dell'IA nel settore sanitario all’utilizzo per manipolare l’opinione pubblica e i meccanismi democratici.
Lettura utile per ripercorrere l’anno che sta per concludersi.
😂 IA Meme
Questi siamo noi che approfitteremo della pausa delle festività per provare alcuni tool di IA che non siamo riusciti a testare a causa del superlavoro delle ultime settimane.
🎅 AI Christmas
Se frequentate i social, vi sarete imbattuti in video in cui Gerry Scotti - grazie all’IA - cantava canzoni di artisti famosi: da George Michael a Michael Jackson, passando per Aretha Franklin.
Al contrario di altri personaggi famosi, il noto presentatore non se l’è presa, non ha avviato azioni legali contro gli utenti che si divertivano con questi strani esperimenti. Ha scelto di fare un disco in cui - grazie all’IA - “canta” alcune delle canzoni natalizie più famose. Il disco si chiama “Gerry Christmas” e qui sotto trovate una delle tracce più famose per chiudere questo numero della newsletter.
Per il 2023 è tutto, torniamo sabato 6 gennaio. Se la newsletter ti è piaciuta, commenta o fai girare. Grazie!